L’arsenico nelle acque potabili

Dai primi anni 2000 l'elemento chimico Arsenico occupa le pagine dei giornali, poiché è contenuto sia nelle acque potabili, che in quelle in bottiglia, siano esse di vetro o di plastica, poco cambia. La possibilità che l'arsenico si sciolga nell'acqua e la sua presenza in essa è ben nota fin dai tempi antichi, da molto prima, che la ratificazione dei trattati europei né rendesse evidente la presenza nelle acque italiane, abbassando la contrazione ammissibile per litro.
in rosso le regioni con maggior incidenza di arsenico nel suolo e nelle acque

La modifica introdotta dalle norme europee ha spostato il valore limite da 50μg/L a 10 μg/L. Da quel momento la presenza di arsenico è testimoniata da un gran numero di articoli di giornale e di inchieste, oltre che dalle proteste locali e regionali dei cittadini, colpiti da disagi pratici e burocratici. Essendoci una palese diversità tra i valori limite scritti nella legge ed i valori riscontrati nella realtà, in molte zone d'Italia le acque hanno perso la potabilità legale, ed in alcuni casi sono state comunque erogate utilizzando articoli di legge in deroga, per posticipare l'attuazione delle normative europee.
La presenza di arsenico nelle acque consumate dalla popolazione ha portato disagi sia in ottica sanitaria che economica. In alcune regioni la presenza del minerale tossico è dovuta sia all'attività dell'uomo, sia alle rocce formatesi nei millenni, contenenti sali minerali di Arsenico, soprattutto nei sottosuoli vulcanici, piuttosto diffusi nelle penisola italica.
Il problema dell'arsenico è legato ad una molteplicità di fattori, tra cui la presenza naturale nel suolo e l'attività antropica. Diventa arduo trovare una soluzione: senza un'adeguata pianificazione nel tempo, senza la progettazione di filiere produttive ad alta sostenibilità ambientale, senza un minor utilizzo di prodotti tossici.
L'arsenico è ed era presente nelle acque italiane e, nella prossima puntata, vedremo come si è reso protagonista di studi e di ricerche mediche.