Guadagnare con l'Acqua, la borsa che specula sul cambiamento climatico
Che anno è che giorno è, cantava il buon Battisti, per gli amanti dell'acqua il 7 dicembre 2020 sarà l'anno della definitiva privatizzazione dell'acqua, del resto lo sappiamo gli USA tracciano la via, e giusta o sbagliata, in un modo o nell'altro li si segue a ruota.
Il luogo è la Borsa di Chicago, l'attore protagonista è quasi una novità nella speculazione, in fondo in fondo, il fondo di investimento Black Rock lo conosciamo tutti, opera anche su Poste Italiane. Continuando a segnare date come pietre miliari Il 25 ottobre 2020, seguendo le indicazioni imposte da BlackRock, la Borsa di New York, apre una nuova classe di investimenti attivi finanziari, che saranno in gestione alle imprese definite "Natural Assets Companies" (NAC),
il copione scritto dagli speculatori propone una reale e generale monetizzazione della natura e delle risorse primarie in essa racchiuse, e mi permetto di dire, dei diritti di nascita di tutti gli essere viventi, sapientemente controllati da mamma Borsa, noto ente che protegge i diritti e che salvaguarda da sempre le risorse naturali e la vita.
Questo passo segna il tempo e pone le basi affinché dei privati possano comprarsi angoli di mondo, pezzi di Pianeta Terra, per poi estrarre dividendi, profitti e perchè no, anche del fluido denaro. Perché le date menzionate sono di estrema importanza ? La risposta è semplice, come bere un bicchiere d'acqua, evitare di fermare questa ingerenza finanziaria nei diritti e negli elementi che determinano la vita, come acqua ed aria, privatizza di fatto l'accesso ai beni naturali, se questo processo di pressioni ed ingerenze dei fondi speculativi continua, in pochi anni la speculazione finanziaria avrà a listino "LA NATURA", quindi in pochi e determinati finanziari avranno la proprietà della natura stessa.
Come è possibile che ciò accada, come è possibile che politica ed opinione pubblica stiano a guardare, basta evitare di porre lo sguardo, basta dimenticare i 2,2 miliardi di esseri umani, che ancora oggi vivono la mancanza dell'accesso alla quantità di acqua potabile necessaria per vivere, che sono poi in compagnia , perchè l'acqua è sopravvivenza ma anche servizi. Infatti oltre 3,4 miliardi di individui sono ben lontani da avere i servizi igienici minimi. In tutto ciò la gli speculatori, i benamati nelle borse globali, creano pressioni per gestire e governare la scarsità di oro blu, in modo da poter garantire ad aziende private tutta l'acqua che necessitano, il prezzo è sempre giusto, basta sia speculativo, basta crei dividendi, il resto è affar di altri, il profitto è servito, e la sete può aspettare il suo turno.
Chiaramente in Italia è tutta un'altra musica, pensiero che nasce dall'esito del referendum del 2011, a cui i politici hanno dato un peso pari al nulla, anche quelle forze politiche che hanno fatto dell'acqua pubblica un cavallo di battaglia elettorale. Il buon Draghi, noto estimatore delle banche di speculazione, con il supporto di: Lega, Pd, 5 Stelle, Forza Italia e compagnia cantante, si appresta ad approvare un disegno di legge sulla libera concorrenza ed il mercato, nel quale gli obblighi ed i vincoli del gestore sono così stringenti, da far diventare i servizi pubblici locali ad una totale gestione privata, chiedendo di fondo capitali a garanzia del servizio pubblico. L'acqua suo malgrado si ritrova ad essere la prima della lista, ma procedendo di questo passo si apre la strada per il futuro, che vede l'affido dei servizi di base ai privati, e con essi elementi di vita, come l'aria, i semi, e perchè no!, si potrebbe brevettare anche la vita, in modo che nulla gli possa per errore sfuggire. Di tutto ciò risalta l'eco inesistente dei media nazionali ed internazionali, a parte sparuti articoli di giornale, sia nella penisola italica, che nell'etere mondiale, si ascolta un silenzio imbarazzante, forse pagato con un bicchier d'acqua o con la promessa di facili introiti finanziari di cui i mass media sono ghiotti, del resto la pubblicità è l'anima del commercio e senza di essa sparirebbero TV, TG, e carta stampata.
Delegare alla politica o ai mercati mette il cittadino, l'essere umano, in una posizione subalterna, che pone di fatto il solo subire, ossia la lenta cancellazione di diritti sociali, che oggi è accompagnata dalla svendita dei diritti di nascita di cui l'acqua è solo un importante e tangibile esempio.